TERZA SEZIONE
La terza sezione, analoga alla seconda per campo d'indagine, attraverso l'esperienza diretta di uno dei partner del progetto, il Dipartimento di Meccanica e Aeronautica dell'Università di Roma “La Sapienza”, descrive tutte le attività che vengono svolte in correlazione con le richieste del mondo del lavoro e nell'ambito dei rapporti con il mondo del lavoro, dall'università di Roma, spaziando dall'organizzazione dei piani di studio all'offerta e all'organizzazione di attività di stage e tirocinio aziendale
Offerta formativa presso l'URLS
Nell'ambito dell'ampia possibilità di scelta di percorsi formativi offerta dall'Università degli studi di Roma “La Sapienza”, l'offerta formativa per il settore della progettazione meccanica è garantita dal Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica, il quale è nato dalla riprogettazione del precedente Corso di Laurea del vecchio ordinamento nell'ottica della riforma universitaria. Attualmente il Corso di Studi (CDS) opera su due sedi territorialmente distaccate (Roma e Latina) ma afferenti ad uno stesso Consiglio d'Area che coordina e supervisiona l'erogazione didattica nei tre anni di corso.
L'istituzione del CdS trova le sue motivazioni fondamentali nella necessità di coprire la formazione tecnico-meccanica diffusamente richiesta nei giovani laureati in Ingegneria da parte di Aziende ed Enti, sia a livello locale, sia a livello nazionale. Il CdS, infatti, ha le sue origini nel Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica, attivo presso l'Università degli Studi di Roma “La Sapienza” sin dalla costituzione della Facoltà di Ingegneria già Scuola di Ingegneria.
Nell'ambito degli obiettivi formativi generali qualificanti la Classe delle Lauree in Ingegneria Industriale, la Laurea in Ingegneria Meccanica si propone di formare figure tecniche polivalenti con preparazione universitaria, le cui competenze siano atte a risolvere problemi di interesse ingegneristico e a seguire l'innovazione scientifica e tecnologica trasferendola al contesto industriale meccanico. Tali capacità vengono maturate attraverso una preparazione fisico-matematica di base, curando una formazione ingegneristica a largo spettro indirizzata alle applicazioni tecnologiche, che garantisca al neo-ingegnere meccanico conoscenze di tecniche e strumenti fondamentali per la progettazione e la gestione di macchine, di impianti e di processi produttivi meccanici.
La formazione a largo spettro fornita durante il corso di laurea garantisce all'ingegnere meccanico la capacità di inserirsi in qualunque posizione del processo produttivo industriale; l'acquisizione di questa tradizionale versatilità si fonda su una solida preparazione di base che permette di conoscere i principi fisici di funzionamento delle macchine in senso generale, di seguirne lo sviluppo tecnologico e di comprendere l'apporto di tecnologie anche non direttamente collegate alla meccanica. L'ingegnere meccanico ha capacità di progetto della macchina e dei suoi componenti e al tempo stesso sa avvalersi di un approccio impiantistico che gli consente di possedere una visione di insieme di sistemi di macchine tra loro interagenti. É da sottolineare, in ultimo, come nel curriculum di studi sia curata la capacità di interloquire con ingegneri di altra specializzazione per la presenza di materie attinenti a settori affini, quali il controllo, l'elettrotecnica, la chimica, etc.
La figura dell'ingegnere meccanico trova collocazione nella grande, media e piccola industria in molti settori direttamente legati alla produzione meccanica industriale, come quello auto e motoveicolistico, aeronautico, aerospaziale, navale, della produzione dell'energia elettrica (convenzionale e non convenzionale), nonché nelle grandi e piccole società di ingegneria operanti nel settore della progettazione e consulenza. L'ingegnere meccanico è poi tradizionalmente una delle figure più richieste in tutti i settori volti alla produzione industriale di qualsivoglia natura (industria chimica, chimico-farmaceutica, estrattiva, tessile, alimentare) in cui sono necessariamente utilizzati impianti meccanici che assistono tutto il processo di produzione (servizi tecnici di stabilimento, macchine operatrici e sistemi di movimentazione e trasporto per solidi e fluidi).
Le competenze dell'ingegnere meccanico trovano impiego in tutte le fasi dell'iter di sviluppo di una macchina in senso generale, dalla ideazione e progettazione di sistemi meccanici complessi (impianti) o di componenti ed ausiliari di sistema (motori alternativi, turbine, pompe, compressori), alla definizione e messa a punto di processi e tecnologie di fabbricazione, fino alla gestione e manutenzione delle macchine e degli impianti e alla certificazione della loro qualità e sicurezza.
Il percorso didattico punta a formare ingegneri con una salda cultura di base ed una preparazione professionale specifica, con competenze eventualmente spendibili immediatamente nel mercato del lavoro. Attraverso una adeguata conoscenza delle scienze di base (matematica, chimica, fisica,) si potranno acquisire gli strumenti metodologici come base concettuale al sapere scientifico. La preparazione nel settore specifico dell'Ingegneria Meccanica sarà equilibrata con competenze trasversali nei settori tradizionali di essa. Inoltre, il laureato ingegnere meccanico avrà competenze di tipo informatico e gestionale, capacità di lavorare in gruppo e gli strumenti necessari per aggiornare le sue conoscenze professionali. Infine, attraverso il tirocinio, avrà un'anticipazione, seppur limitata nel tempo, di alcuni degli aspetti della sua futura attività professionale.
Descrizione dei curricula studiorum
La ricerca della coerenza dei contenuti con gli obiettivi di apprendimento ha richiesto una dettagliata definizione di quest'ultimi e una loro ampia condivisione.
Gli obiettivi di apprendimento cui si è fatto maggior riferimento sono i seguenti:
· capacità tecniche dell'ingegnere meccanico,
· capacità cognitive,
· capacità di relazione.
Tenuto conto della composizione standard del Credito Formativo Universitario (CFU) Il sistema dei Crediti Formativi Universitari si pone come obbiettivo la quantificazione del carico di lavoro complessivo, articolato materia per materia, richiesto allo studente per l'apprendimento. Con carico di lavoro complessivo si intendono le ore di lezione, le ore di studio e le ore necessarie alla preparazione dell'esame. Il Decreto 3/11/1999, n. 509 (ossia il regolamento che reca le norme concernenti l'autonomia didattica degli atenei) determina che ad al credito formativo universitario corrispondono 25 ore di lavoro per studente e che la quantità media di lavoro di apprendimento svolto in un anno da uno studente impegnato a tempo pieno negli studi universitari è convenzionalmente fissata in 60 crediti. Il CdS si propone di raggiungere obiettivi di apprendimento corrispondenti a tale struttura e, soprattutto, di ampliare - rispetto agli obiettivi fissati nell'Ordinamento universitario ante 2000 – le capacità e le abilità degli allievi.
Fra le altre, si individuano le seguenti capacità richieste per i singoli allievi in uscita dal percorso formativo:
· capacità di analizzare le situazioni tecnico-sociali e ambientali che si propongono;
· capacità di calcolo e di elaborazione individuale;
· capacità progettuale e di problem solving, con riferimento a soluzioni tradizionali e/o originali;
· capacità di apprendimento continuo;
· capacità di relazione (sia in forma scritta, sia in forma orale) e di lavoro in gruppo.
L'acquisizione di tali capacità, in aggiunta alla formazione culturale ottenuta lungo i singoli curricula, è considerata elemento caratterizzante la laurea in Ingegneria Meccanica ed elemento premiante sul mercato del lavoro.
Lo sviluppo delle ricordate capacità è perseguito dal CdS attraverso una rilevante attenzione riservata alle metodologie didattiche. Infatti, la metodologia didattica privilegia un approccio interattivo, con verifiche intermedie, attività di laboratorio, esercitazioni e lavori di gruppo. Elemento essenziale della metodologia didattica viene, infine, considerato la costituzione di un network università-impresa in grado di alimentare ed orientare le attività di tirocinio/stage. A tale proposito, il CdS programma seminari per i docenti orientati alla conoscenza delle fasi di apprendimento e alle metodologie didattiche più efficaci.
Unità didattiche
Le unità didattiche sono relative a 27 discipline ripartite in modo equilibrato nelle materie relative alla cultura di base, alla preparazione specifica dell'ingegneria meccanica ed all'integrazione con aree culturali affini. Le classiche materie di base sono integrate con la matematica discreta, ormai irrinunciabile. Le materie caratterizzanti vertono sui settori tipici dell'ingegneria meccanica, quali la termodinamica, la meccanica dei solidi, i materiali, la progettazione di macchine, componenti e sistemi, i sistemi di lavorazione, gli impianti industriali. Tali attività sono affiancate dallo studio di materie affini, quali la meccanica dei fluidi, l'automazione industriale, l'elettrotecnica.
Il numero di Crediti previsto per le attività formative è pari a 180, riportati nelle tabelle successive. Il numero di Crediti previsto per le attività formative scelte dallo studente deve essere almeno pari a 10.
In particolare, i crediti sono opportunamente distribuiti tra didattica assistita e studio individuale. Un credito corrisponde a 25 ore di studio, di cui 10 in aula e 15 di studio individuale.
Nella didattica assistita rientrano molte attività che prediligono l'aspetto pratico applicativo. Infatti, nella programmazione in dettaglio, il 50% delle attività erogate sono attività di esercitazione e di laboratorio.
Nell'architettura del CdS è stata prevista la possibilità per gli studenti di operare la scelta di due discipline per un totale di 10 crediti. Tale scelta avviene garantendo un'offerta formativa caratterizzata dalla possibilità sia di approfondire ulteriormente le conoscenze di base e/o ingegneristiche, sia di acquisire conoscenze di tipo professionalizzante, come: la gestione della qualità, la sicurezza degli impianti, il controllo della produzione.
L'offerta di attività professionalizzanti è integrata da una serie di seminari ed incontri gestiti direttamente da aziende e loro rappresentanti, nell'ambito delle attività concertate in seno al comitato di indirizzo locale.
A conclusione del terzo anno di corso, gli studenti svolgono un'attività di stage con la produzione del relativo elaborato. Lo stage viene svolto, preferibilmente, al termine delle attività didattiche ed ha l'obiettivo di integrare il processo di apprendimento universitario svolgendo un'attività che consenta di operare concretamente in un ambiente orientato alla soluzione di problemi reali. Fare esperienza in azienda consente, inoltre, allo studente di sviluppare abilità quali: sapere ascoltare le necessità tecniche espresse da altri, affrontare i problemi nella loro globalità e relazionarsi con diverse competenze tecniche. Rispetto all'organizzazione dei tirocini/stage, il CdS è responsabile della costituzione di una rete di rapporti impresa-università. Tale attività è di fatto svolta, ad oggi a quattro anni dall'avvio della riforma universitaria, in assenza di strumenti e risorse dedicati e/o best practices consolidate.
Progettazione degli insegnamenti
L'attività di definizione di contenuti ed esperienze formative è stata pianificata e suddivisa in due fasi fondamentali:
1) progettazione della figura professionale in uscita e degli obiettivi di apprendimento;
2) attività di progettazione dei contenuti e delle esperienze formative.
Il Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica attivato nell'anno accademico 2000/2001 eredita la pluridecennale esperienza formativa maturata nell'ambito del Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica secondo il Vecchio Ordinamento e del Diploma Universitario in Ingegneria Meccanica che ha esaurito le proprie attività nello stesso anno. Durante la progettazione di dettaglio dei percorsi formativi nell'ambito di interesse, i singoli docenti dei moduli hanno contribuito a delineare i contenuti indispensabili alla formazione dell'Ingegnere Meccanico di primo livello; il raccordo e la congruità di ogni proposta con le altre è stata analizzata e verificata dalla commissione che ha guidato la progettazione del Corso. Attraverso incontri sistematici con i rappresentanti delle varie aree disciplinari e, in alcuni casi, con i singoli docenti, si è definita la sequenzialità dei moduli, delle fasi di apprendimento e l'utilizzo e lo sviluppo dei materiali di supporto. A conclusione della II fase di progettazione è stato redatto un report contenente una chiara organizzazione della offerta didattica e una adeguata descrizione delle finalità didattiche di ogni modulo, delle propedeuticità e dei contenuti dettagliati dei moduli e dei relativi crediti.
La ripartizione dei contenuti in generale ed in particolare per l'offerta formativa legata al progetto SIPEMI è di seguito richiamata.
Attività formative di base: 58 CFU.
Fanno parte di questa tipologia materie quali: calcolo differenziale, fondamenti di informatica, geometria, chimica, laboratorio di fisica. Queste discipline forniscono agli studenti gli strumenti metodologici indispensabili profilo dell'ingegnere meccanico. Rispetto al percorso formativo orientato al settore della progettazione meccanica SIPEMI rientrano in questa tipologia materie quali laboratorio di disegno assistito dal calcolatore, laboratorio di disegno di macchine, laboratorio di informatica.
Attività caratterizzanti: 70 CFU.
Le materie caratterizzanti vertono sui settori tipici dell'Ingegneria Meccanica e sono materie particolarmente professionalizzanti quali la termodinamica, la meccanica delle macchine, i materiali, la progettazione di macchine, componenti e sistemi, le tecnologie di lavorazione, gli impianti industriali, le macchine a fluido, la fluidodinamica.
Rispetto al percorso formativo orientato al settore della progettazione meccanica SIPEMI rientrano in questa tipologia materie quali meccanica applicata alle macchine, misure meccaniche e termiche, tecnologia meccanica.
Attività affini o integrative: 24 CFU.
Le materie caratterizzanti sono affiancate dallo studio di materie affini ed integrative, quali la meccanica dei solidi, l'automazione industriale, l'elettrotecnica, l'ingegneria economica gestionale. Le discipline di quest'area sono state individuate anche dopo un'attenta analisi del contesto locale
Rispetto al percorso formativo orientato al settore della progettazione meccanica SIPEMI rientrano in questa tipologia materie quali meccanica dei solidi, meccanica razionale, metallurgia meccanica, laboratorio di progettazione strutturale meccanica, elementi costruttivi delle macchine.
Attività autonomamente scelte dallo studente: 10 CFU.
Il numero di crediti previsto per le attività formative scelte dallo studente deve essere almeno pari a 10 e le scelte vanno effettuate all'interno delle 20 discipline che possono indirizzare eventualmente anche a lauree specialistiche affini. Rispetto al percorso formativo orientato al settore della progettazione meccanica SIPEMI rientrano in questa tipologia materie quali chimica dei materiali non metallici per l'ingegneria, corrosione e protezione dei materiali, materiali non metallici, metodologie metallurgiche, programmazione e controllo della produzione meccanica, tecnologie metallurgiche, tecnologie speciali.
Attività di tirocinio /elaborato/lingue straniere: 18 CFU.
Gli studenti del CdS possono svolgere il tirocinio (9 CFU) presso enti esterni e presso i laboratori dell'Università. A conclusione di tale esperienza formativa, gli studenti producono un elaborato di 6 crediti. Durante il triennio gli studenti devono inoltre ottenere l'idoneità della lingua inglese (3 CFU). Rispetto al percorso formativo orientato al settore della progettazione meccanica SIPEMI l'offerta include di affiancare l'attività di tirocinio con un corso di laboratorio di progettazione strutturale meccanica.
Attività formative
Le attività formative sono di seguito brevemente inquadrate nelle seguenti tipologie.
· attività didattiche:
· lezioni in aula,
· esercitazioni,
· laboratorio,
· attività seminariali.
· attività progettuali:
· laboratorio progettuale,
· progetti monografici,
· realizzazione dell'elaborato conclusivo.
· attività di Tirocinio/stage.
Manifesto degli Studi e tabelle degli insegnamenti
Il Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica riesamina e redige, con cadenza annuale ed in osservanza delle scadenze temporali deliberate dalla Facoltà, il Manifesto degli Studi. Tale documento, una volta approvato dal Consiglio di Facoltà e quindi pubblicato, rappresenta ufficialmente l'offerta formativa del CdS ed il percorso di studi che gli studenti devono seguire per poter conseguire il titolo di laurea di primo livello.
Nelle seguenti tabelle (Tab. 1 e 2) sono rispettivamente riportati gli insegnamenti, obbligatori ed a scelta dello studente, che costituiscono l'offerta formativa del CdS così come compare nel Manifesto degli Studi dell'anno accademico 2003-2004.
L'istituzione del CdS trova le sue motivazioni fondamentali nella necessità di coprire la formazione tecnico-meccanica diffusamente richiesta nei giovani laureati in Ingegneria da parte di Aziende ed Enti, sia a livello locale, sia a livello nazionale. Il CdS, infatti, ha le sue origini nel Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica, attivo presso l'Università degli Studi di Roma “La Sapienza” sin dalla costituzione della Facoltà di Ingegneria già Scuola di Ingegneria.
Nell'ambito degli obiettivi formativi generali qualificanti la Classe delle Lauree in Ingegneria Industriale, la Laurea in Ingegneria Meccanica si propone di formare figure tecniche polivalenti con preparazione universitaria, le cui competenze siano atte a risolvere problemi di interesse ingegneristico e a seguire l'innovazione scientifica e tecnologica trasferendola al contesto industriale meccanico. Tali capacità vengono maturate attraverso una preparazione fisico-matematica di base, curando una formazione ingegneristica a largo spettro indirizzata alle applicazioni tecnologiche, che garantisca al neo-ingegnere meccanico conoscenze di tecniche e strumenti fondamentali per la progettazione e la gestione di macchine, di impianti e di processi produttivi meccanici.
La formazione a largo spettro fornita durante il corso di laurea garantisce all'ingegnere meccanico la capacità di inserirsi in qualunque posizione del processo produttivo industriale; l'acquisizione di questa tradizionale versatilità si fonda su una solida preparazione di base che permette di conoscere i principi fisici di funzionamento delle macchine in senso generale, di seguirne lo sviluppo tecnologico e di comprendere l'apporto di tecnologie anche non direttamente collegate alla meccanica. L'ingegnere meccanico ha capacità di progetto della macchina e dei suoi componenti e al tempo stesso sa avvalersi di un approccio impiantistico che gli consente di possedere una visione di insieme di sistemi di macchine tra loro interagenti. É da sottolineare, in ultimo, come nel curriculum di studi sia curata la capacità di interloquire con ingegneri di altra specializzazione per la presenza di materie attinenti a settori affini, quali il controllo, l'elettrotecnica, la chimica, etc.
La figura dell'ingegnere meccanico trova collocazione nella grande, media e piccola industria in molti settori direttamente legati alla produzione meccanica industriale, come quello auto e motoveicolistico, aeronautico, aerospaziale, navale, della produzione dell'energia elettrica (convenzionale e non convenzionale), nonché nelle grandi e piccole società di ingegneria operanti nel settore della progettazione e consulenza. L'ingegnere meccanico è poi tradizionalmente una delle figure più richieste in tutti i settori volti alla produzione industriale di qualsivoglia natura (industria chimica, chimico-farmaceutica, estrattiva, tessile, alimentare) in cui sono necessariamente utilizzati impianti meccanici che assistono tutto il processo di produzione (servizi tecnici di stabilimento, macchine operatrici e sistemi di movimentazione e trasporto per solidi e fluidi).
Le competenze dell'ingegnere meccanico trovano impiego in tutte le fasi dell'iter di sviluppo di una macchina in senso generale, dalla ideazione e progettazione di sistemi meccanici complessi (impianti) o di componenti ed ausiliari di sistema (motori alternativi, turbine, pompe, compressori), alla definizione e messa a punto di processi e tecnologie di fabbricazione, fino alla gestione e manutenzione delle macchine e degli impianti e alla certificazione della loro qualità e sicurezza.
Il percorso didattico punta a formare ingegneri con una salda cultura di base ed una preparazione professionale specifica, con competenze eventualmente spendibili immediatamente nel mercato del lavoro. Attraverso una adeguata conoscenza delle scienze di base (matematica, chimica, fisica,) si potranno acquisire gli strumenti metodologici come base concettuale al sapere scientifico. La preparazione nel settore specifico dell'Ingegneria Meccanica sarà equilibrata con competenze trasversali nei settori tradizionali di essa. Inoltre, il laureato ingegnere meccanico avrà competenze di tipo informatico e gestionale, capacità di lavorare in gruppo e gli strumenti necessari per aggiornare le sue conoscenze professionali. Infine, attraverso il tirocinio, avrà un'anticipazione, seppur limitata nel tempo, di alcuni degli aspetti della sua futura attività professionale.
Descrizione dei curricula studiorum
La ricerca della coerenza dei contenuti con gli obiettivi di apprendimento ha richiesto una dettagliata definizione di quest'ultimi e una loro ampia condivisione.
Gli obiettivi di apprendimento cui si è fatto maggior riferimento sono i seguenti:
· capacità tecniche dell'ingegnere meccanico,
· capacità cognitive,
· capacità di relazione.
Tenuto conto della composizione standard del Credito Formativo Universitario (CFU) Il sistema dei Crediti Formativi Universitari si pone come obbiettivo la quantificazione del carico di lavoro complessivo, articolato materia per materia, richiesto allo studente per l'apprendimento. Con carico di lavoro complessivo si intendono le ore di lezione, le ore di studio e le ore necessarie alla preparazione dell'esame. Il Decreto 3/11/1999, n. 509 (ossia il regolamento che reca le norme concernenti l'autonomia didattica degli atenei) determina che ad al credito formativo universitario corrispondono 25 ore di lavoro per studente e che la quantità media di lavoro di apprendimento svolto in un anno da uno studente impegnato a tempo pieno negli studi universitari è convenzionalmente fissata in 60 crediti. Il CdS si propone di raggiungere obiettivi di apprendimento corrispondenti a tale struttura e, soprattutto, di ampliare - rispetto agli obiettivi fissati nell'Ordinamento universitario ante 2000 – le capacità e le abilità degli allievi.
Fra le altre, si individuano le seguenti capacità richieste per i singoli allievi in uscita dal percorso formativo:
· capacità di analizzare le situazioni tecnico-sociali e ambientali che si propongono;
· capacità di calcolo e di elaborazione individuale;
· capacità progettuale e di problem solving, con riferimento a soluzioni tradizionali e/o originali;
· capacità di apprendimento continuo;
· capacità di relazione (sia in forma scritta, sia in forma orale) e di lavoro in gruppo.
L'acquisizione di tali capacità, in aggiunta alla formazione culturale ottenuta lungo i singoli curricula, è considerata elemento caratterizzante la laurea in Ingegneria Meccanica ed elemento premiante sul mercato del lavoro.
Lo sviluppo delle ricordate capacità è perseguito dal CdS attraverso una rilevante attenzione riservata alle metodologie didattiche. Infatti, la metodologia didattica privilegia un approccio interattivo, con verifiche intermedie, attività di laboratorio, esercitazioni e lavori di gruppo. Elemento essenziale della metodologia didattica viene, infine, considerato la costituzione di un network università-impresa in grado di alimentare ed orientare le attività di tirocinio/stage. A tale proposito, il CdS programma seminari per i docenti orientati alla conoscenza delle fasi di apprendimento e alle metodologie didattiche più efficaci.
Unità didattiche
Le unità didattiche sono relative a 27 discipline ripartite in modo equilibrato nelle materie relative alla cultura di base, alla preparazione specifica dell'ingegneria meccanica ed all'integrazione con aree culturali affini. Le classiche materie di base sono integrate con la matematica discreta, ormai irrinunciabile. Le materie caratterizzanti vertono sui settori tipici dell'ingegneria meccanica, quali la termodinamica, la meccanica dei solidi, i materiali, la progettazione di macchine, componenti e sistemi, i sistemi di lavorazione, gli impianti industriali. Tali attività sono affiancate dallo studio di materie affini, quali la meccanica dei fluidi, l'automazione industriale, l'elettrotecnica.
Il numero di Crediti previsto per le attività formative è pari a 180, riportati nelle tabelle successive. Il numero di Crediti previsto per le attività formative scelte dallo studente deve essere almeno pari a 10.
In particolare, i crediti sono opportunamente distribuiti tra didattica assistita e studio individuale. Un credito corrisponde a 25 ore di studio, di cui 10 in aula e 15 di studio individuale.
Nella didattica assistita rientrano molte attività che prediligono l'aspetto pratico applicativo. Infatti, nella programmazione in dettaglio, il 50% delle attività erogate sono attività di esercitazione e di laboratorio.
Nell'architettura del CdS è stata prevista la possibilità per gli studenti di operare la scelta di due discipline per un totale di 10 crediti. Tale scelta avviene garantendo un'offerta formativa caratterizzata dalla possibilità sia di approfondire ulteriormente le conoscenze di base e/o ingegneristiche, sia di acquisire conoscenze di tipo professionalizzante, come: la gestione della qualità, la sicurezza degli impianti, il controllo della produzione.
L'offerta di attività professionalizzanti è integrata da una serie di seminari ed incontri gestiti direttamente da aziende e loro rappresentanti, nell'ambito delle attività concertate in seno al comitato di indirizzo locale.
A conclusione del terzo anno di corso, gli studenti svolgono un'attività di stage con la produzione del relativo elaborato. Lo stage viene svolto, preferibilmente, al termine delle attività didattiche ed ha l'obiettivo di integrare il processo di apprendimento universitario svolgendo un'attività che consenta di operare concretamente in un ambiente orientato alla soluzione di problemi reali. Fare esperienza in azienda consente, inoltre, allo studente di sviluppare abilità quali: sapere ascoltare le necessità tecniche espresse da altri, affrontare i problemi nella loro globalità e relazionarsi con diverse competenze tecniche. Rispetto all'organizzazione dei tirocini/stage, il CdS è responsabile della costituzione di una rete di rapporti impresa-università. Tale attività è di fatto svolta, ad oggi a quattro anni dall'avvio della riforma universitaria, in assenza di strumenti e risorse dedicati e/o best practices consolidate.
Progettazione degli insegnamenti
L'attività di definizione di contenuti ed esperienze formative è stata pianificata e suddivisa in due fasi fondamentali:
1) progettazione della figura professionale in uscita e degli obiettivi di apprendimento;
2) attività di progettazione dei contenuti e delle esperienze formative.
Il Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica attivato nell'anno accademico 2000/2001 eredita la pluridecennale esperienza formativa maturata nell'ambito del Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica secondo il Vecchio Ordinamento e del Diploma Universitario in Ingegneria Meccanica che ha esaurito le proprie attività nello stesso anno. Durante la progettazione di dettaglio dei percorsi formativi nell'ambito di interesse, i singoli docenti dei moduli hanno contribuito a delineare i contenuti indispensabili alla formazione dell'Ingegnere Meccanico di primo livello; il raccordo e la congruità di ogni proposta con le altre è stata analizzata e verificata dalla commissione che ha guidato la progettazione del Corso. Attraverso incontri sistematici con i rappresentanti delle varie aree disciplinari e, in alcuni casi, con i singoli docenti, si è definita la sequenzialità dei moduli, delle fasi di apprendimento e l'utilizzo e lo sviluppo dei materiali di supporto. A conclusione della II fase di progettazione è stato redatto un report contenente una chiara organizzazione della offerta didattica e una adeguata descrizione delle finalità didattiche di ogni modulo, delle propedeuticità e dei contenuti dettagliati dei moduli e dei relativi crediti.
La ripartizione dei contenuti in generale ed in particolare per l'offerta formativa legata al progetto SIPEMI è di seguito richiamata.
Attività formative di base: 58 CFU.
Fanno parte di questa tipologia materie quali: calcolo differenziale, fondamenti di informatica, geometria, chimica, laboratorio di fisica. Queste discipline forniscono agli studenti gli strumenti metodologici indispensabili profilo dell'ingegnere meccanico. Rispetto al percorso formativo orientato al settore della progettazione meccanica SIPEMI rientrano in questa tipologia materie quali laboratorio di disegno assistito dal calcolatore, laboratorio di disegno di macchine, laboratorio di informatica.
Attività caratterizzanti: 70 CFU.
Le materie caratterizzanti vertono sui settori tipici dell'Ingegneria Meccanica e sono materie particolarmente professionalizzanti quali la termodinamica, la meccanica delle macchine, i materiali, la progettazione di macchine, componenti e sistemi, le tecnologie di lavorazione, gli impianti industriali, le macchine a fluido, la fluidodinamica.
Rispetto al percorso formativo orientato al settore della progettazione meccanica SIPEMI rientrano in questa tipologia materie quali meccanica applicata alle macchine, misure meccaniche e termiche, tecnologia meccanica.
Attività affini o integrative: 24 CFU.
Le materie caratterizzanti sono affiancate dallo studio di materie affini ed integrative, quali la meccanica dei solidi, l'automazione industriale, l'elettrotecnica, l'ingegneria economica gestionale. Le discipline di quest'area sono state individuate anche dopo un'attenta analisi del contesto locale
Rispetto al percorso formativo orientato al settore della progettazione meccanica SIPEMI rientrano in questa tipologia materie quali meccanica dei solidi, meccanica razionale, metallurgia meccanica, laboratorio di progettazione strutturale meccanica, elementi costruttivi delle macchine.
Attività autonomamente scelte dallo studente: 10 CFU.
Il numero di crediti previsto per le attività formative scelte dallo studente deve essere almeno pari a 10 e le scelte vanno effettuate all'interno delle 20 discipline che possono indirizzare eventualmente anche a lauree specialistiche affini. Rispetto al percorso formativo orientato al settore della progettazione meccanica SIPEMI rientrano in questa tipologia materie quali chimica dei materiali non metallici per l'ingegneria, corrosione e protezione dei materiali, materiali non metallici, metodologie metallurgiche, programmazione e controllo della produzione meccanica, tecnologie metallurgiche, tecnologie speciali.
Attività di tirocinio /elaborato/lingue straniere: 18 CFU.
Gli studenti del CdS possono svolgere il tirocinio (9 CFU) presso enti esterni e presso i laboratori dell'Università. A conclusione di tale esperienza formativa, gli studenti producono un elaborato di 6 crediti. Durante il triennio gli studenti devono inoltre ottenere l'idoneità della lingua inglese (3 CFU). Rispetto al percorso formativo orientato al settore della progettazione meccanica SIPEMI l'offerta include di affiancare l'attività di tirocinio con un corso di laboratorio di progettazione strutturale meccanica.
Attività formative
Le attività formative sono di seguito brevemente inquadrate nelle seguenti tipologie.
· attività didattiche:
· lezioni in aula,
· esercitazioni,
· laboratorio,
· attività seminariali.
· attività progettuali:
· laboratorio progettuale,
· progetti monografici,
· realizzazione dell'elaborato conclusivo.
· attività di Tirocinio/stage.
Manifesto degli Studi e tabelle degli insegnamenti
Il Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica riesamina e redige, con cadenza annuale ed in osservanza delle scadenze temporali deliberate dalla Facoltà, il Manifesto degli Studi. Tale documento, una volta approvato dal Consiglio di Facoltà e quindi pubblicato, rappresenta ufficialmente l'offerta formativa del CdS ed il percorso di studi che gli studenti devono seguire per poter conseguire il titolo di laurea di primo livello.
Nelle seguenti tabelle (Tab. 1 e 2) sono rispettivamente riportati gli insegnamenti, obbligatori ed a scelta dello studente, che costituiscono l'offerta formativa del CdS così come compare nel Manifesto degli Studi dell'anno accademico 2003-2004.